lunedì 4 luglio 2011

“STASERA TI COPIO!”


Non conosco nessuno che non ha mai desiderato, almeno una volta nella vita, di essere uno dei personaggi preferiti del piccolo schermo. Vestirsi come loro, parlare come loro, agire come loro. Interagire con altri personaggi e vivere le loro vicende. Nel mondo dei telefilm questo diventa possibile quando altri personaggi copiano altri, tanto che sembrano dire “Stasera ti copio, voglio provare a vedere cosa si prova essere te!”. Meno improbabile una cosa del genere nella vita reale. Oscar Wilde scriveva “la natura imita ciò che l’opera d’arte le propone”. Se l’opera d’arte sono i personaggi dei telefilm così ben riusciti da sembrare capolavori, la natura che tenta di imitarli non potrebbe che essere altre persone che per un motivo o per un altro, si ritrovano coinvolti nelle storie che sto per raccontarvi.
Così abbiamo trovato nella seconda stagione di Dawson’s Creek un giovane Dawson Leery che stava girando il suo primo film, un’autobiografia, e cercava l’attrice perfetta per interpretare la sua Joey Potter. Manco a farlo apposta, il titolo italiano dell’episodio era “Come nei film”, mentre quello inglese recitava “His leading lady” – un altro dei casi in cui la traduzione italiana, ancora una volta, non azzecca niente con l’originale. Comunque dove ero rimasta? Ah sì, Dawson che cerca l’attrice. Gira che ti rigira, dove va a trovarla? Proprio in una classe di disegno dove la presunta attrice è distesa nuda su un divano! Dawson fa la conoscenza di Davon, piccola, magra, mora, che pian piano inizia ad osservare Joey, seguirla e imitare la sua parlata. Tutto ciò fa irritare molto Joey, e conoscendola noi bravi telefilm-dipendenti, sappiamo che prima o poi Potter esplode! E infatti il film di Dawson rispecchia troppo la sua vita privata e vede da vicino il suo rapporto con la dolce moretta che abita al di là del fiume. Le due Joey però non si somigliano molto: Davon è magrolina, un po’ più bassa, con i capelli corti e occhi vispi. La vera Joey è come la conosciamo tutti: capelli lunghi e mori, tenuti in alto da una coda. Però, come succede sempre nel telefilm, alla fine prevale il buon senso e i buoni sentimenti, e Dawson e Joey si chiariscono. Lui può continuare il suo film, lei frequentare qualcun altro.
Andiamo avanti di qualche anno, ma non troppo, spostandoci a New York da Will & Grace. L’arredatrice Grace Adler è contenta di avere a che fare con una giovane tirocinante, Gillian, a cui mostrare il suo lavoro. Qui troviamo un esempio rampante di identificazione col personaggio. Infatti, Gillian si immedesima fin troppo in Grace, tant’è che inizia a vestirsi come lei, a portare gli stessi capelli ricci – a differenza di Grace che è rossa, lei è bionda – e divertente sarà la reazione della mitica Karen Walker, assistente dell’arredatrice, quando vedendo entrambe in simbiosi dirà “Oh mio Dio, che succede, ci vedo doppio?!” Ironia della sorte, Gillian inizierà ad interessarsi ai comportamenti e lo stile di Karen, solo perché lei la porta nei locali più “in” e le regala vestiti costosi. Grace resterà sconvolta quando Gillian finirà per diventare la copia spiccicata, ma più giovane, di Karen. La donna avrà un primo segnale quando Karen e Gillian diranno insieme “Puoi rispondere tu cara?” di fronte allo squillo del telefono. Ciò inorridisce Grace, alla quale una Karen basta e avanza! Il titolo perfetto sarebbe stato “Una Karen di troppo”. Grace se la prende con Karen perché le ha rubato la sua tirocinante. Karen prende Gillian in disparte e inizia a farle la morale, “Cara, tu non sei me e non lo sarai mai!” ma al contrario può essere Grace, cominciando a fare complimenti all’amica, che di nascosto, la stava sentendo. E come è solito in Will & Grace, Karen non risparmia commenti sull’abbigliamento di Grace, che considera come la persona peggio vestita che conosca!
Un ultimo esempio rampante è in un recente episodio di Castle. Per lo scrittore è tempo di vedere sul grande schermo la trasposizione del suo romanzo “Heat Wave”, così conosce l’attrice che interpreterà la protagonista, Nikki Heat, che deve la sua nascita alla sua musa, Kate Beckett. Nell’omonimo episodio “Nikki Heat”, fa capolino alla centrale di polizia di Beckett, una bella attrice bionda, formosa e famosa di nome Nathalie Rhodes, che spezza cuori – Ryan è la prima vittima – e conquista anche lo stesso Richard Castle. Tuttavia, c’è un problema: la Nikki Heat che lo scrittore vorrebbe non è esattamente come se l’aspettava, quindi Nathalie dovrà seguire Kate Beckett durante le indagini per imparare nei minimi dettagli tutti i suoi atteggiamenti. Una mattina Nathalie si presenta in centrale vestita esattamente come Beckett, cambiando addirittura colore di capelli per assomigliare in tutto alla detective! Col passar dei giorni, Nathalie resta impressionata dalla caparbietà e intelligenza di Beckett, e anche Castle resta affascinato dall’attrice e dalle sue capacità. La gelosia di Beckett arriva al culmine quando l’attrice si prende il caffè che Castle aveva portato per lei, commentando poi “Ha preso il mio caffè! E cos’altro prenderà poi, la mia anima?!”, e quando la detective assisterà ad un bacio appassionato tra Nathalie e lo scrittore. Infine, Nathalie commenterà che quel bacio l’ha fatto per calarsi di più nella parte, dato che nel libro c’è anche un personaggio ispirato a Castle. L’attrazione che c’è tra Castle e Beckett viene compresa anche da Nathalie!
Sono questi episodi che rendono un telefilm particolare: vedere personaggi che imitano altri personaggi. Joey, Grace e Beckett sono alcuni dei tanti esempi di questo genere. Non ricordiamoci che sono tre donne con tre caratteri diversi che nella loro forza apparente nascondono una fragilità interiore.

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