lunedì 20 giugno 2011

PICCOLE BUGIARDE DA RECORD


Nell’articolo precedente vi avevo parlato di Make It or Break It, piccolo gioiello della rete televisiva ABC Family. Ancora una volta, questa rete non smette di stupirci confezionando ottimi teen drama che fanno record di ascolti. È il caso di parlare di Pretty Little Liars, serie televisiva statunitense andata in onda per la prima volta l’8 giugno 2010 e composta, inizialmente, da 10 episodi, poi, dato l’enormità del successo e il record di ascolti già dalla terza puntata messa in onda, il network ha deciso di allungare la stagione a 22 episodi! La serie prende spunto da una saga di romanzi omonimi scritti da Sara Shepard, inediti qui in Italia.
Dopo aver visto l’episodio pilota, Pretty Little Liars potrebbe sembrare una serie “copiona”, perché molti sono i riferimenti ad alcune delle serie più di successo dell’ultimo anno. Basti leggere la descrizione della serie televisiva: Pretty Little Liars segue le vicende di un gruppo di quattro ragazze sedicenni, Aria Montgomery (Lucy Hale), Spencer Hastings (Troian Bellisario), Hanna Marin (Ashley Benson) e Emily Fields (Shay Mitchell), che si ritrovano dopo un anno, all’anniversario della scomparsa del loro leader queen bee – ape regina – Alison DiLaurentis (interpretata dalla giovanissima Sasha Pieterse), bellissima e bionda, ma manipolatrice e vendicativa. Le quattro ragazze sono state separate un anno, e nel frattempo sono cresciute divise. Quando viene ritrovato il corpo di Alison, le quattro si ritrovano al suo funerale. Tuttavia, quando iniziano a ricevere SMS da un’anonima “A”, che dice di conoscere tutti i loro segreti più oscuri e profondi –  segreti che la sola Alison conosceva – le quattro ragazze dovranno fare squadra di nuovo per risolvere il mistero. Ma saranno in grado di essere di nuovo amiche come una volta, o continueranno a nascondere altri segreti?
Già dalla trama appare chiaro il riferimento a Desperate Housewives – scompare un’amica e vengono a galla scheletri nell’armadio – e Gossip Girl – messaggi da una misteriosa “A” che conosce tutti i segreti delle protagoniste. Altri riferimenti a show di successo si possono vedere nelle storyline di due delle protagoniste: un amore impossibile ma irresistibile tra Aria e il signor Fritz, suo giovane professore di letteratura inglese, che ricorda molto la vicenda nella prima stagione di Grey’s Anatomy, in cui i fan del Ferryboats, sospiravano nel vedere le vicende tra la specializzanda Meredith Grey e il suo capo Derek Shepard; poi abbiamo Hanna alle prese con il suo fidanzato Sean, figlio di un pastore, che vuole mantenere la sua verginità fino al matrimonio – il riferimento a La vita segreta di una teenager americana – altro prodotto della ABC Family, come abbiamo più volte detto in precedenza nell’articolo su Make It or Break It    è evidente, solo che la vicenda è capovolta; qui è una LEI figlia di un pastore, in Pretty Little Liars è un LUI. Per quanto riguarda le altre due protagoniste, le storyline sono pressocchè distinte, ma si nota anche qui qualche riferimento a personaggi di serie televisive concluse e di successo: Spencer ha un difficile rapporto col padre, che la paragona sempre alla sorella maggiore perfetta, e tenta in tutti i modi di non apparire come la pecora nera della famiglia – notate la sottile somiglianza tra Spencer e Pacey di Dawson’s Creek? – ; Emily, invece, lotta con la sua sessualità, è fidanzata ma prova una certa attrazione – ricambiata – per la sua vicina di casa, Maya – qualcuno con occhio più attento potrebbe trovare una certa similitudine tra Emily e il personaggio di Willow nella quarta stagione di Buffy l’ammazzavampiri: Willow si trova a dover decidere tra lo “storico” fidanzato Oz, e Tara, “l’amica” strega di cui è innamorata, ricambiata.
Con tutti questi elementi così particolareggiati, il successo è assicurato, e sentiremo ancora parlare a lungo di queste giovani attrici protagoniste, tutte ventenni. A proposito di attrici, ritroviamo sul piccolo schermo Holly Marie Combs, la Piper di Streghe, la quale, dopo un periodo di silenzio – un po’ per via dello scarso lavoro, un po’ per la famiglia – torna in televisione. In Pretty Little Liars interpreta Ella Montgomery, mamma moderna con due figli, e liberale.
Nonostante questo, Pretty Little Liars non è da definirsi una serie da non vedere perché “copiona”, anzi, sembra essere questo il suo punto di forza. Nonostante le critiche che ha ottenuto – accusata di essere un Desperate Housewives adolescenziale – il network e gli stessi autori sono sorpresi dei risultati ottenuti, basti pensare che il primo episodio è stato visto da 2,47 milioni di telespettori, mentre al terzo episodio il rating è salito a 2,74 milioni! Insomma è stata la rivelazione dell’anno. Parlando di “punto di forza”, si dà il merito agli autori che hanno creato la serie a tavolino, mescolando alcuni elementi tra le serie tv più seguite degli ultimi anni, ideando un serial da un successo inaspettato, ma da non sopravvalutare. Infatti, quando si incorre nel “riadattamento”, si va incontro ad una serie già vista, scontata, anche se indubbiamente sentiremo ancora parlare di Pretty Little Liars.
Con tutti questi avvertimenti, non mi resta che consigliarvi questa serie televisiva, consapevoli che andrete incontro in qualcosa che sa di deja vu. La speranza è che do per scontato che questa serie tv duri ancora per molto, dato l’immediato indice di ascolto alle stelle, e che non faccia la fine di alcuni serial che, partiti in quarta come successoni, hanno finito per essere cancellati in anticipo, costretti a chiudere i battenti, alcuni con episodi ancora da mandare in onda; altri, al contrario, cancellati dopo pochissimi episodi. Sarebbe un vero peccato se la serie venisse cancellata senza aver risolto tutti i misteri di queste quattro adolescenti problematiche. Perciò, auguro: lunga vita alle bugiarde!

Nessun commento:

Posta un commento