ATTENZIONE: ARTICOLO CON ALTA CONCENTRAZIONE DI SPOILER!!
Attesa … E’ una parola che noi telefili conosciamo bene; è fatta di adrenalina, di tensione, di aspettative, è il nostro modo di seguire l’evoluzione di una serie. Contiamo i minuti, durante la pubblicità, i giorni, durante la normale programmazione, ma quell’attesa può arrivare a coprire un periodo che dura tutta un’estate, se l’episodio che la precede non è un episodio qualunque, ma la croce e la delizia dei fan, ovvero il finale di stagione!

Ed è subito serial ha scelto di vivere con voi alcune season finale, di darvi qualche notizia in anteprima e, con l’occasione, di tirare anche un po’ le somme di quei telefilm che hanno promesso epiloghi shockanti. Se la vostra serie preferita non è nell’elenco, nonostante un finale sorprendente (Fringe, Smallville ndr.), non disperate! Continuate a seguirci perché avrete modo di leggere presto articoli dedicati.
The Vampire Diaries. Una stagione ricca di colpi di scena quella che coinvolge gli abitanti di Mystic Falls. Ci avevano annunciato licantropi e più stregoneria, e così è stato. Elena, intanto ama ricambiata Stefan, ed è amata (segretamente) da Damon che le farà una dichiarazione nella 2x08 “ti amo Elena, ma tu meriti di stare con Stefan” per poi cancellarla dalla sua mente. I fan del Delena in delirio. Avanza il personaggio di Tyler, sempre più coinvolto nello scoprire le sue origini di licantropo, e si rafforza la sua amicizia con Caroline, diventata nel frattempo vampira. Vengono fuori nuovi personaggi, gli Originali, Elijah e Klaus, due fratelli vampiri che hanno creato la stirpe. Essi sono alla ricerca della pietra lunare che può rompere la maledizione della luna e del sole. Anche i licantropi sono alla ricerca della stessa pietra. Ma tutto ciò porta ad un sacrificio, e sarà quello di Elena. Infatti il sangue del dopplegander di Katherine può rompere la maledizione. Ovviamente ci scappa il morto anche nel season finale. Che novità per una serie che vi ha abituato a sanguinose lotte, colpi di scena, tradimenti e amori. Già perché la novità del season finale non sta solo nei combattimenti tra esseri soprannaturali, ma anche in rivelazioni inaspettate. Se nell’episodio 2x21 la morte di Jenna e di Jules erano in qualche modo previste (si sapeva che per completare il rito dovevano essere sacrificati un vampiro e un lupo mannaro e con Caroline e Tyler fuori gioco, le scelte si erano ridotte), quella di John, padre biologico di Elena, era del tutto inaspettata. Damon morso da un lupo mannaro rischia di morire. Elena, avendo bevuto sotto costrizione il sangue di Damon, rischia di trasformarsi in vampiro. Che fare? Ovviamente Damon è un personaggio troppo importante perché gli autori abbiano deciso di farlo morire, ed Elena, per ora non si sa quale sarà il suo destino. Ma di certo, i suoi giorni da umana stanno per terminare. Quindi, che cosa si sono inventati gli autori? Prima Klaus uccide suo fratello Elijah, poi dà la possibilità a Stefan di salvare suo fratello Damon da morte certa; pare infatti che il sangue di Klaus, metà licantropo e metà vampiro, sia la cura. Ma a quale prezzo? Stefan è costretto a bere il sangue – tornando il feroce vampiro che era una volta – offerto da Klaus e ad unirsi a lui in una specie di viaggio on the road come due moderni Thelma e Louise versione vampiresca. Passiamo alla parte più attesa: la dichiarazione di Damon ad Elena, che porta i due ad un bacio, seppur casto. Delirio Delena del post bacio. Elena saprà far chiarezza sui suoi sentimenti per entrambi i fratelli? Come le dice Katherine, “Puoi amarli entrambi, io l’ho fatto”. L’ultimo aspetto preoccupante è Jeremy. Dopo esser stato sparato, per caso, dalla madre di Caroline, Jeremy resta senza vita per alcuni interminabili minuti, fino a quando Bonnie lo riporta in vita. Ma qualcosa accade. Ed è questo l’aspetto inquietante dell’ultima scena dell’episodio. Jeremy vede Anna e Vicky, le sue ex ragazze vampire. Jeremy ha le allucinazioni, oppure sono davvero vive? Cosa gli è successo? La risposta è attendere gementi e piangenti in questa valle di lacrime fino a settembre.

Glee: Una volta raggiunto il successo, la parte difficile è riconfermarsi; lo sa bene Glee, la serie rivelazione dell’anno precedente, che ha vissuto la sua seconda stagione tra rinnovati successi (ha perfino rubato il primato ad Elvis Presley nella classifica Billboard, con 113 hit, contro le 108 del Re di Memphis) e tonfi inaspettati (bassi ascolti nella puntata in onda dopo il “super bowl” e nell’episodio tributo a Lady Gaga). La giovane creatura di Murphy ha continuato, anche in questo capitolo, a far “parlare la musica”, a sensibilizzare l’opinione pubblica su alcune tematiche delicate come il bullismo e l’auto-accettazione, ed è cresciuta dando spazio a vecchie conoscenze, defilate in passato, (diamo un Emmy a Brittany!), e grazie ad alcuni innesti particolarmente azzeccati, tra tutti Blaine con i suoi usignoli, Zizes la ragazza pienotta e sicura di sé che mette in riga Puck e la supplente trasgressiva Holiday, la seducente Gwineth Paltrow. La serie ha mostrato qualche cedimento nella seconda parte di stagione con scelte poco convincenti, soprattutto quella di dipingere in modo quasi fumettistico Sue Sylvester, con la sua legione anti-Glee Club. Le puntate conclusive, a partire dal commovente “Funeral”, hanno riportato in auge la vera essenza di questo show. Il Glee Club si è guadagnato un posto alle nazionali e questa è l’occasione per Schuester e il suo gruppo di misurarsi con un sogno che inseguono da tempo, che sa di rivalsa e che spalanca le porte di Broadway per Will (è anche l’occasione per Matthew Morrison di promuovere il suo primo singolo)! E il sogno porta 12 ragazzoni di provincia a New York, la città di colazione da Tiffany, dei musical e dei teatri, li porta ad esibirsi contro altri 49 gruppi corali con i loro inediti e, come era stato per lo scorso finale di stagione, a vivere le ansie nel pre-palco. Troviamo ancora Rachel e Finn dietro il tendone rosso, ma stavolta è Rachel a dire a Finn le tre fatidiche parole! Le nuove direzioni sono fuori dalla top ten dei finalisti per un soffio, e di ritorno al Mckinley sono già a lavoro per il nuovo Glee Club. A noi, invece, non resta che aspettare 4 mesi e ingannare l’attesa, rigorosamente, a ritmo di musica!

Grey’s Anatomy. Crisi del settimo anno? Nonostante continua ad essere uno dei telefilm più amati, ultimamente Grey’s Anatomy e la sua creatrice, Shonda Rhimes, sembrano aver perso un po’ quel magico tocco delle prime stagioni. Il calo di ascolti è evidente, ma lo show rimane uno dei punti forti della ABC, quindi perché non parlare del season finale della settima stagione? L’anno scorso la sparatoria ci aveva lasciati col fiato sospeso, quest’anno l’attenzione si focalizza sui principali protagonisti della serie: Meredith, Cristina e Alex, in una “resa dei conti” finali. Meredith e Derek provano ad avere un figlio ma senza successo. Inoltre Derek teme che la sua presto moglie – si sposeranno legalmente nella puntata 7x19 – possa avere l’Alzheimer, così inizia a fare dei test su di lei e su altri pazienti – inclusa la moglie del capo Webber. Cristina aveva deciso di non perdere tempo e sposare il suo amato Owen, ma nel frattempo continua assiduamente a mettere la carriera al primo posto; è tormentata e neanche alla fine sembra trovare un giusto equilibrio. Alex, archiviata la storia con Lexie, sembra avere un interesse per April, che svanisce, sostituito da un’attrazione per la nuova pediatra, tale Lucy. Ma anche questa sembra non durare molto. E mentre Lucy cerca una ragione per restare a Seattle, Alex le risponde arrogantemente di andarsene. Callie passa una notte con Mark e scopre di essere incinta. Ma questo non arresta la sua storia con Arizona; le due convoleranno allegramente a nozze. Comunque, in questa stagione Meredith sembra stia tornando ad essere quella delle prime stagioni, insicura ma combattiva. Nasconde a tutti di imbrogliare i test per l’Alzheimer, faccenda che uscirà fuori nel season finale. Il posto di chief resident andrà ad April, rimasta un po’ all’ombra come personaggio, e che finalmente ottiene un piccolo riconoscimento. Cosa ci aspetta per la prossima stagione, forse l’ultima per questa serie? Sicuramente Shonda quest’anno ha posto le basi per quelle che saranno le tematiche dell’anno prossimo e su chi si concentreranno: Meredith, Cristina ed Alex. Che sia anche la stagione dell’addio per loro, nel caso ci fosse una stagione nove? Lo scopriremo solo vivendo al Seattle Grace... ops, Seattle Grace Mercy West.

Castle: Una media di oltre 10 mln di spettatori, un rating che ha stracciato perfino il temibile concorrente diretto della CBS Hawaii 5-O, decine di copertine… Si può dire che questo sia stato l’anno di Castle e dei suoi protagonisti, Nathan Fillion e Stana Katic, che i lettori di Tv Guide in America hanno incoronato come la coppia più attesa della televisione! Questa terza stagione è stata diversa dalle precedenti: meno humor, casi polizieschi meno coinvolgenti, anche il rapporto tra i due protagonisti è meno carico di flirt; tutto per lasciare spazio ad una narrazione più matura e consapevole, con parecchi episodi dal taglio crime a fare da cuscinetto ad intense puntate di stampo drama, in cui i protagonisti rischiano la vita più volte e consolidano il loro legame, fino all’acme, raggiunto proprio nell’episodio conclusivo della stagione. Bacio sotto copertura, 3°poliziotto, Lockwood, cella frigorifera, “non è più solo per i libri” … Avete presente le scene dei film in cui il protagonista è appena stato colpito e ripercorre mentalmente tutte le tappe importanti della sua vita? Il finale della terza stagione di Castle è esattamente questo! Rincorre i momenti cruciali dei finali di stagione precedenti, concentrandosi sull’omicidio della madre di Beckett e sul rapporto tra la detective e il suo scrittore. L’episodio riparte dalla puntata 3x13, che in un qualche modo ne è il prequel; non a caso la firma sulla sceneggiatura è la stessa, ed è quella del brillante Will Beal, e il titolo ne è un rimando più che esplicito: Knockdown, diventa Knockout; e tira in ballo tutti i punti rimasti in sospeso per mesi a cominciare da quel bacio sotto copertura tanto intenso di cui kate e Rick non hanno mai parlato. Marlowe aveva annunciato un finale shockante e così è stato! Abbiamo assistito ai 40 minuti più intensi e toccanti delle tre stagioni, che ci hanno rivelato verità dolorose, rimaste sepolte per anni, come l’identità del terzo poliziotto coinvolto nell’omicidio di Johanna Beckett: l’insospettabile capitano Montgomery! Un nome che colpisce al cuore spettatori e protagonisti, così come il suo ultimo estremo tentativo di redenzione, che lo spinge a sacrificare la sua vita pur di salvare quella di Kate. E sul filo di lana, un cliffangher forza un Rick in lacrime ad una rivelazione meravigliosa e allo stesso tempo straziante! I fan di Castle stanno per vivere la loro estate più lunga …

The Mentalist. La terza stagione potrebbe riassumersi in una sola parola: scioccante. I personaggi avanzano, crescono. Patrick Jane è sempre più convinto della sua vendetta contro Red John, il serial killer che gli assassinò moglie e figlia anni prima, ma Teresa Lisbon, capo del distretto del CBI, cerca più volte di farlo ragionare. Finalmente assistiamo ad un lento avvicinamento tra i due, che li porta a maturare un sentimento di affetto, e si vede, soprattutto nelle ultime puntate – Jane le rivelerà anche particolari riguardanti Red John e la trappola tesa all’Hightower nella 3x16 per farla accusare di omicidio. E qualche fan direbbe “era ora!”. Grace Van Pelt instaura una relazione con Craig O’Laughlin, un agente federale, e Wayne Rigsby, manco a dirlo, è geloso, ma allo stesso tempo reagisce con il detto “se ami una persona devi lasciarla andare”. E troviamo del sentimento anche in Kimball Cho, che nell’episodio 3x22 commuove tutti quando prende a cuore il caso di un bambino gangster che fa di tutto per tirar fuori di prigione suo padre accusato ingiustamente. Bruno Heller, creatore della serie, avrebbe potuto intitolare l’episodio finale anche “Un thé con Red John”. Avevano promesso il face to face tra Patrick Jane e Red John. E così, dopo mesi di aspettative, spremendo il cervello nel capire chi fosse il misterioso serial killer che firma i suoi delitti con l’ironico sorriso macchiato del sangue delle sue vittime, finalmente siamo stati appagati. L’episodio della terza stagione finale, ha il titolo insolito di “Stawberries and Cream”, e per tutta la durata del doppio episodio – quasi un’ora e mezza col fiato sospeso! – ci si chiede a cosa possa riferirsi. Tutti sembrano dei sospettati e nessuno è al sicuro, proprio come in un thriller.Finalmente Jane sembra uscire dal guscio in cui si era chiuso da inizio stagione e rivela al suo team gli eventi dello scorso finale, quando Red John gli sussurrò la poesia di William Blake nell’orecchio, “Tiger tiger...”. C’è da risolvere ancora la questione della lista dei sospettati del caso Red John che LaRoche aveva messo in chiaro qualche puntata prima. Il nostro team riesce ad ottenere quella lista e si hanno i nomi dei quattro sospettati. La povera Grace legge con orrore che anche il suo fidanzato-presto-marito, Craig O’Laughlin è compreso nella lista. Povera Grace, non sospetta minimamente che Craig possa essere la talpa, finché, in un confronto testa a testa, lui spara a Lisbon, e in risposta viene ucciso dalla fidanzata stessa e dall’Hightower. Non c’è che dire, 90 minuti di season finale che ti lasciano col fiato sospeso. Poi gli ultimi agghiaccianti minuti. Jane scopre con orrore che Red John è vicino a lui. Ma prima c’è bisogno di una conferma. Come può un ometto così tranquillo dal volto sereno ma furbo essere un serial killer? Eppure John si presenta come un essere umano come gli altri, che ha fatto degli errori, si è divertito, ma ora ha capito che deve smettere e deve rifarsi una vita. Ed è anche un uomo che dà consigli, quando dice a Patrick che dovrebbe fare lo stesso, dovrebbe andare avanti con la sua vita e smettere di pensare a vendicarsi di lui. Quando il presunto John dice a Patrick il profumo della moglie e della figlia prima di essere uccise, – “fragole con panna”, lo shampoo per bambini che aveva la figlia – il mentalista gli si avvicina e gli spara, uccidendolo davanti alla folla che, in preda al panico, abbandona l’edificio. Scioccante la scena finale, con Patrick che siede tranquillamente a bere thé e poi chiede il conto, prima di venire arrestato da due agenti della polizia. Il suo volto appare leggermente scosso, ma rilassato, ed accenna appena ad un sorriso, come ad indicare che la sua vendetta è stata compiuta. E ora chi ce la fa ad aspettare settembre per vedere Patrick Jane in prigione e risolvere i casi d’omicidio da lì?
Siete pronti a trattenere il fiato fino a settembre? Facciamoci forza ragazzi, l’attesa è appena cominciata!