“Chi non poteva pagare le tasse finiva in galera...”
Il simpatico cartone disneyano “Robin Hood” ci mostrava fin dal lontano 1973 la realtà delle cose. A distanza di quasi quarant’anni, la realtà fa più male della finzione, e punge come una lama tagliente.
Stritola gli italiani con la sua lunga corda, attorcigliata intorno al loro collo. Sono imprenditori, che vedono fallire le loro imprese, anziani, con le pensioni sempre più misere , semplici cittadini che non riescono ad arrivare a fine mese e che avvolte, sempre più spesso, decidono di ricorrere al gesto estremo.
Ci ritroviamo davanti ai tg, ai giornali, a leggere queste desolanti notizie, e ci sentiamo tristi, arrabbiati e impotenti.
È una tragedia che vediamo in onda ormai giornalmente, come una telenovela, una soap opera… solo che questa è la realtà, non è la finzione.
Aumentano le tasse sulle spalle dei cittadini italiani, ma loro – noi! – non sono tutti Atlante, il mito greco dell’uomo che reggeva il mondo.
Sedici il numero attuale dei suicidi in Italia. Vittime sacrificali di questo mostro, chiamato crisi, che sembra metterci alla prova, giorno dopo giorno.
Le tasse aumentano, il prezzo del carburante s’impenna, e con essi la frustrazione dei cittadini italiani, che a fine mese si ritrovano con l’acqua alla gola con bollette, affitti, mutui e mille altre cose ancora da pagare. Tutto aumenta inesorabilmente. E insieme alla frustrazione cresce la rabbia. Le uniche cose che sembrano diminuire sono il lavoro e la pazienza degli italiani.
Assassini, siete degli assassini! Come dimenticare il grido disperato di quell’operaio di Sestri Ponente che durante la puntata “Servizio Pubblico” di Santoro urlava contro il Governo ladro.
Un governo che ha il potere di controllare ma che ha il peso sulla coscienza di tutte queste vittime della crisi economica, che continua a non rendersi conto del malcontento della popolazione, o forse lo ignora, e si riempie la bocca con le parole liberalizzazioni, imu, ici, iva, riforma del lavoro.
Fino a quando continuerà ad andare avanti questo spettacolo, questa realtà troppo scomoda, che tutti ne parlano, ma nessuno affronta?
Scritto a quattro mani da: Verdiana Paolucci e Francesca Saragaglia
Scritto a quattro mani da: Verdiana Paolucci e Francesca Saragaglia